E’ di oltre un miliardo di lire il valore economico degli aiuti che stanno giungendo in questi giorni nei campi profughi allestiti in territorio eritreo, mentre entro la settimana partono anche i container per i campi etiopici. La spedizione conclude l’operazione di solidarietà "Anche una gomma può cancellare la guerra" che si è svolta nei mesi scorsi, promossa dalla Provincia e con il coordinamento di Rock no war, coinvolgendo 40 mila giovani attraverso le scuole (dalle elementari alle superiori), le parrocchie e le associazioni.

Una delegazione modenese, guidata dal presidente di Rock no war Giorgio Amadessi, nel frattempo è giunta nella capitale eritrea Asmara e visiterà i campi profughi e incontrerà le organizzazioni umanitarie alle quali sono destinati gli aiuti. Tra queste vi sono anche gruppi con volontari modenesi.

Tra gli aiuti inviati, l’equivalente di dieci container, c’è materiale di cancelleria destinato alle scuole, generi alimentari (farina, legumi, zucchero, scatolame) e materiale sanitario per i punti di soccorso allestiti nei campi profughi che ancora oggi, a distanza di alcuni mesi dalla firma della pace tra i due paesi, ospitano migliaia di persone fuggite dalla zone di guerra.

"All’iniziativa hanno aderito tante gruppi - ricorda il presidente della Provincia Graziano Pattuzzi - perché è stato compreso il duplice obiettivo della raccolta: inviare aiuti alle popolazioni colpite dalla guerra, ma soprattutto sensibilizzare i giovani al tema della convivenza pacifica. Nel ringraziare le tante persone che si sono impegnate, è importante sottolineare come la consegna degli aiuti avviene sotto il controllo dei volontari modenesi". In dicembre è già stata effettuata una prima spedizione di materiali con la collaborazione dell’Onu e del ministero degli Esteri.

Il progetto, che è stato insignito nella Medaglia d’argento premio del Presidente della Repubblica per il suo alto valore meritorio, è stato promosso in collaborazione con Provveditorato, Diocesi, Regione, Legacoop, Gazzetta di Modena, Radio Bruno, Centro servizi per il volontariato, ottenendo la partecipazione di Comuni, enti, aziende, gruppi e associazioni.