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Comunicato stampa N° 1209 del 29/10/2001

in consiglio la relazione annuale del difensore civico
risposto a 200 cittadini, servizio contro la burocrazia

Sono oltre 200 le persone che sono rivolte al difensore civico della Provincia Alfredo Clò nel periodo dal luglio del 2000 al giugno di quest’anno. Hanno lamentato ritardi burocratici o il mancato rispetto di diritti, chiesto consigli e assistenza per affrontare un eventuale contenzioso contro la pubblica amministrazione. I casi non hanno riguardato esclusivamente l’amministrazione provinciale. Anzi, come ha spiegato Clò in occasione della relazione annuale presentata al Consiglio provinciale nei giorni scorsi, "i cittadini vedono ormai nel difensore civico provinciale un garante dell’imparzialità e del buon funzionamento della pubblica amministrazione in genere, anche comunale e statale".

La relazione illustra anche i casi più rilevanti affrontati in un anno di lavoro: dalle proteste di un comitato di cittadini di Bomporto contro l’installazione di un impianto di telefonia cellulare, alla richiesta di un gruppo di cittadini di Montecreto di riaprire un tratto di strada comunale trasformata in pedonale; ci sono cittadini stranieri che lamentano i ritardi nella dichiarazione dello status di profugo, altri che chiedono l’allontanamento di un cassonetto di rifiuti dal cancello di casa; ma c’è anche chi chiede informazioni su come aggiungere al figlio il cognome della madre, appartenente ad una famiglia nobiliare; mentre l’associazione Invalidi civili di Modena protesta contro l’eccessiva distanza del parcheggio per disabili dalla sede del Comune di Camposanto.

Alcuni di questi casi sono stati risolti, per altri sono stati sollecitati gli enti responsabili "ottenendo - ha spiegato Clò - una positiva collaborazione", per altri ancora è stato consigliato il ricorso all’autorità giudiziaria.

Nel corso della seduta del Consiglio è stata approvato all’unanimità un documento dove si chiede al Parlamento di approvare una nuova legge che preveda l’obbligatorietà del difensore civico, l’estensione di quello provinciale a Comuni consorziati con funzioni di controllo anche su organi periferici dello Stato in una logica di collaborazione.

La Provincia ha offerto la possibilità ai 23 Comuni (su 47) che ancora non hanno istituito il difensore civico di usufruire di quello provinciale, ma solo un Comune ha accettato questa opportunità. Nel corso del dibattito i consiglieri hanno apprezzato il lavoro svolto dal difensore civico e auspicato una maggiore diffusione di questo servizio.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
29/10/2001
Numero
1209
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 29 ottobre 2001
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005