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Comunicato stampa N° 885 del 06/08/2001

5^ censimento agricoltura – 1 \ nel modenese calano
le aziende che però diventano più ampie e specializzate

Costante riduzione del numero di aziende e, in misura più contenuta, delle superfici agricole. Aumento delle dimensioni, una crescente specializzazione degli assetti produttivi aziendali nonché un costante abbandono dell’attività agricola in montagna. Sono queste, nel modenese, le più evidenti tendenze che scaturiscono dai dati (non definitivi) del 5^ Censimento dell’agricoltura realizzato nel 2000 dall'Istat in collaborazione con la Camera di commercio, la Regione, la Provincia di Modena i e comuni modenesi.

Emerge - con differenze sensibili tra montagna, collina e pianura - un evidente calo della superficie agricola ma soprattutto delle aziende che passano dalle 20.172 del censimento del 1990 alle 14.717 nel 2000 segnando una diminuzione media del 27 per cento con punte del 37,1 per cento in montagna.

Le aziende con allevamenti zootecnici sono 6.669, circa il 45 per cento della consistenza aziendale totale del modenese:nel 1990 erano 11.223 e rappresentavano il 55 per cento del totale.

Considerando le diverse aree territoriali si osserva che in pianura le aziende con allevamenti sono 3261 su 8229 cioè il 39,6 per cento, in collina sono 1223 su 3083 (il 39,6 per cento) e in montagna sono 2185 su 3405 aziende, corrispondente al 64 per cento.

Osservando i dati relativi ai precedenti censimenti si può vedere come dal 1970 (data del primo censimento) ad oggi, le aziende modenesi si siano più che dimezzate passando dalle 30.959 del 1970 alle 14.717 di oggi. La variazione che si registra nella nostra provincia è in linea con l’andamento della regione nel suo complesso che segna un calo del 28,3 per cento .

"Il continuo ridimensionamento del numero delle aziende agricole è dovuto – spiegano i tecnici dell’assessorato Agricoltura e alimentazione della Provincia di Modena - in parte come conseguenza di una effettiva riduzione delle superfici coltivate. A questo si accompagna l’accorpamento di terreni agricoli in unità aziendali sempre più grandi, più adatte ad affrontare le trasformazioni in atto nell’agricoltura nazionale e internazionale".

Come nel resto dell’Emilia Romagna anche nella provincia di Modena si può osservare una diminuzione della superficie totale (179.028 ettari) del 13,2 per cento rispetto allo scorso censimento (206.275 ettari) e un conseguente aumento della dimensione media delle aziende che passa dai 10,23 ettari del censimento 1990 ai 12,16 attuali.

La dimensione media delle aziende è costantemente aumentata nel corso dei trent’anni fotografati dai censimenti dell’agricoltura passando dai 7,48 ettari del 1970 ai 12,16 del 2000. Questo dato diviene ancora più incisivo se consideriamo i valori relativi alla superficie agricola utilizzata che si attesta sui 136.813,40 ettari.

Il modenese perde 16.609 ettari di Sau (Superficie agricola utilizzata) rispetto al 1990 pari al 10,8 per cento (diminuisce di oltre il 34 per cento in regione) mentre la Sau media aziendale passa dai 7,86 ettari del 1990 ai 9,52 ettari attuali.

Per quanto riguarda il numero delle aziende il calo maggiore è in montagna con il 37,1 per cento (più contenuta della media regionale attestata sul 42,1 per cento )seguita dalla collina con il 23,5 per cento (28 per cento in Emilia Romagna) e dalla pianura con il 23,3 per cento.

La superficie, invece, diminuisce del 23 per cento in montagna, del 16,8 in collina e del 5,3 per cento in pianura. "In pianura dove la superficie agricola utilizzata cala solo del 4,9 per cento – spiegano i tecnici – evidenzia che siamo in presenza di un accorpamento: ci sono meno aziende ma più grandi mentre in montagna il calo delle aziende corrisponde ad un quasi uguale abbandono della superficie agricola utilizzata".

La superficie agricola utilizzata è, a livello provinciale il 76,4 per cento rispetto alla superficie agricola totale: in montagna è solo il 55,1 per cento, in collina è il 75,5 per cento e in pianura copre l’88,7 per cento.

Emerge la particolare fragilità strutturale dell’agricoltura appenninica, già riscontrabile anche nei precedenti censimenti dove si evidenziava un tasso di invecchiamento degli addetti agricoli più elevato di quello riscontrabile nel resto del territorio, ma nel censimento 2000 si assiste a un vero e proprio salto, dal 1970 ad oggi in montagna nel territorio provinciale le aziende sono calate del 62,2 per cento di cui il 37,7 per cento tra il 1990 e il 2000 e la superficie agricola totale è diminuita del 32,4 per cento di cui il 23 per cento negli ultimi dieci anni.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
6/8/2001
Numero
885
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 6 agosto 2001
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005