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Comunicato stampa N° 511 del 24/11/2017

Giornata contro la violenza sulle donne\1
Il Patto dei Sindaci per la prevenzione e il contrasto

Promuovere le pari opportunità in tutti i campi, dalla scuola al lavoro allo sport, favorire iniziative di promozione della rappresentanza paritaria in tutti gli organismi associativi, organi di amministrazione e di controllo delle società e nelle nomine dei Comuni e prevedere in ogni giunta comunale una delega specifica alle pari opportunità con risorse adeguate.

Sono solo alcuni degli impegni contenuti nel "Patto per la prevenzione e il contrasto della violenza maschile sulle donne in applicazione della Convenzione di Istanbul e della legge per la parità della Regione Emilia Romagna" che i sindaci modenesi discuteranno, sabato 25 novembre, alle ore 18, nell'Assemblea dei sindaci, organo di governo della Provincia; l'incontro, aperto al pubblico, si svolge nella sala consiliare dell'ente, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. All'iniziativa partecipano anche Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia, e il Prefetto di Modena Maria Patrizia Paba.

Come sottolinea Caterina Liotti, consigliera provinciale con delega alle Pari opportunità, «il Patto di Modena mette al centro l'impegno dei sindaci e delle sindache per sviluppare le politiche di pari opportunità anche in un'ottica di prevenzione della violenza. Il Patto rientra negli impegni della Provincia nell'ambito del Protocollo promosso dalla Prefettura. Anche i sindaci possono favorire un cambiamento che rimuova le motivazioni culturali più profonde che alimentano la violenza maschile sulle donne: il grande disequilibrio di potere tra i sessi. Il filo conduttore del Patto - aggiunge Liotti - resta la legge regionale per la parità del 2014 e le politiche attive previste come l'adozione di un'ottica di genere nel linguaggio, nelle statistiche, nei documenti di programmazione e di bilancio, nonché nelle politiche sanitarie».

Per l'assessora alle Pari opportunità del Comune di Modena Irene Guadagnini «l'impegno degli enti locali, delle associazioni degli enti e delle istituzioni rappresenta un motore primario fondamentale verso un cambiamento prima di tutto culturale che deve coinvolgere la società a tutti i livelli, a partire dalle nuove generazioni».

Il Patto prevede anche l'impegno a promuovere l'intitolazione di spazi pubblici, vie, strade, piazze, rotonde a donne meritevoli ed esemplari che possano costituire modelli positivi per le nuove generazioni, dotare le biblioteche di autrici femminili, anche nella sezione per ragazzi e ragazze e favorire all'interno dell'ente un linguaggio non discriminante.

Il documento, partendo dalla denuncia che le donne e le ragazze «sono spesso esposte a gravi forme di violenza, tra cui la violenza domestica, le molestie sessuali, lo stupro, il matrimonio forzato, la tratta e la prostituzione forzata, i delitti commessi in nome del cosiddetto "onore" e le mutilazioni genitali», impegna, inoltre, sindaci e sindache a rafforzare tutte le azioni di contrasto, sostenendo progetti di educazione e formazione alla cittadinanza di genere e alla cultura della non discriminazione, «in particolare - si legge nel documento - per superare gli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato dell'essere donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e bambini nel rispetto dell'identità di genere, culturale, religiosa, dell'orientamento sessuale, delle opinioni e dello status economico e sociale».

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
24/11/2017
Numero
511
Ora
15
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: ufficio stampa
data di creazione: venerdì 24 novembre 2017
data di modifica: martedì 28 novembre 2017