Profonda vicinanza alle parti interessate dalla crisi della Terim e un appello al salvataggio affinché possano essere preservati una realtà produttiva di grande rilevanza per il territorio e, soprattutto, gli oltre quattrocento posti di lavoro. Li ha espressi Francesco Ori, assessore provinciale alla Formazione e Lavoro, nel rispondere a un'interpellanza sulla situazione della Terim presentata in Consiglio provinciale dal capogruppo Pd Luca Gozzoli.

Nel ripercorrere le vicende dell'impresa, in crisi già dal 2006, l'assessore Ori ha ricordato che, in seguito a un accordo firmato in Regione alla fine di febbraio, i 400 lavoratori possono usufruire degli ammortizzatori sociali come la cassa integrazione in deroga a zero ore, fino al prossimo ottobre, per lo stabilimento di Baggiovara. L'azienda si trova inoltre in una situazione particolarmente grave: in stato di insolvenza, con le banche che hanno chiuso i finanziamenti e la produzione ferma da circa due mesi. «Da recenti aggiornamenti sullo stato della vertenza - ha però spiegato Ori - è emersa la disponibilità dei fornitori a confermare gli accordi affinché gli stabilimenti possano riprendere gradualmente l'attività produttiva, con un impiego iniziale di una quarantina di addetti a Baggiovara e ottanta a Rubiera, attraverso la costituzione di una società a responsabilità limitata controllata dalla stessa Terim e creata per tutelare la sua importante rete commerciale».

Dante Mazzi ha affermato che «situazioni come quella della Terim sono diffuse, come diffuso e grave è il problema dell'accesso al credito soprattutto per le aziende medio-piccole. È una questione che sarebbe quindi opportuno affrontare in termini di politiche generali per l'economia e il lavoro, chiaramente nei limiti delle azioni consentite alla Provincia». Commentando che è un «paradosso veder chiudere aziende che hanno ordini», Luca Gozzoli ha sottolineato come l'attenzione costante delle istituzioni su queste vicende «sostenga i sindacati nella loro azione di difesa dell'occupazione».