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Comunicato stampa N° 731 del 9/10/2012

consiglio, sì unanime a odg su presenza fiat a modena

“il gruppo non risponde, coinvolgere il governo”

Rivolgersi al Governo per conoscere le reali intenzioni del gruppo Fiat rispetto agli stabilimenti modenesi evidenziando la totale mancanza di risposte del gruppo torinese nonostante le ripetute sollecitazioni e le preoccupazioni espresse dalle amministrazioni locali, dai sindacati e dagli imprenditori. È questa la richiesta approvata all'unanimità nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale di Modena e contenuta in un ordine del giorno presentato da Luca Gozzoli (Pd) a seguito dell'incontro tra i vertici Fiat e il Governo.

«Non è la prima richiesta che presentiamo - ha ricordato il consigliere Gozzoli illustrando il documento - ma la trama è sempre la stessa: da Fiat nessuna risposta sul futuro degli stabilimenti modenesi. Per questo chiediamo alla Provincia di intervenire direttamente sul Governo per capire le reali intenzioni del gruppo». Ha condiviso la proposta l'assessore provinciale al Lavoro Francesco Ori intervenendo prima dell'apertura del dibattito anche per evidenziare la «necessità di agire molto rapidamente perché il confronto, che per la prima volta dopo molto tempo la politica ha instaurato con il gruppo Fiat, possa coinvolgere anche le istituzioni locali».

Luca Ghelfi (Pdl) ha invece proposto di sfruttare le peculiarità della presenza sul territorio modenese di marchi come Ferrari e Maserati «per "bypassare" il Governo e rivolgersi direttamente alla proprietà del gruppo per conoscere i progetti su stabilimenti di nicchia rispetto alla galassia Fiat e capire come territorio e istituzioni locali possano operare per favorire interventi positivi per il futuro». «A Modena Fiat non è solo Maserati e Ferrari» ha ribattuto Fausto Cigni (Pd) affermando poi che «Marchionne è un grande bluff e Fiat ha una strategia industriale folle quando dice che lancerà i nuovi modelli solo nel momento in cui saremo fuori dalla crisi. Bisogna tenere il punto sul Governo per riconvertire, la leva vera è lì e dobbiamo insistere molto per non far abbassare la guardia su Fiat in tutta Italia». Anche per Sergio Pederzini (Idv) «sono anni che Fiat non propone un prodotto nuovo, diversamente da quanto sono in grado di fare le sue concorrenti, e non si vedono prospettive finché Marchionne, che pensa americano e non italiano, non se ne andrà. È necessario che si riaffermi un po' di nazionalismo anche da parte dei cittadini che dovrebbero cominciare ad acquistare auto di produzione nazionale come avviene negli altri paesi». Un «maggior attaccamento alla Fiat» sarebbe opportuno anche per Livio Degliesposti (Lega nord) ricordando che della Fiat «si parla male da sempre: è normale che oggi se ne voglia andare».

«Questa azienda per l'Italia è sempre stata più un costo che un utile» ha affermato Mauro Sighinolfi (Pdl): «La Germania da sola ha cinque marchi che producono auto di grossa cilindrata dirette concorrenti della Maserati e che vendono mentre qui le cose non funzionano. Per questo è più che mai necessario e urgente coinvolgere il Governo».

Dante Mazzi (Pdl) ha osservato che «a livello nazionale tutti finalmente pensano che Fiat debba cominciare a camminare sulle proprie gambe e a smettere di chiedere aiuto ai Governi. Il mercato italiano soffre particolarmente perché chi compra un auto è tartassato a tutti i livelli, ma è comunque ora che Fiat cambi passo e dimostri con i fatti di avere una politica industriale seria e concreta. A Modena Fiat non ha solo dato, ha anche ricevuto molto in termini di agevolazioni che le hanno permesso di radicarsi sul territorio e con il trasferimento di Maserati si perderebbero migliaia di posti nell'indotto e nell'intero sistema. Per questo è necessaria un'azione forte anche dei nostri rappresentanti in Parlamento».

Scheda informativa

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Data comunicato
9/10/2012
Numero
731
Ora
15
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: martedì 9 ottobre 2012
data di modifica: martedì 9 ottobre 2012