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Comunicato stampa N° 748 del 19/10/2012

consiglio, sì a odg su nuovo assetto delle province

“più rapporti con reggio emilia”, “ma il nome non va”

Dopo l'avvio del percorso di riordino, occorre concentrarsi su come stringere i rapporti con Reggio Emilia, accompagnando questa nuova fase con un'altrettanto incisiva razionalizzazione degli uffici periferici dello Stato, una riforma della pubblica amministrazione al fine di garantire la semplificazione burocratica e servizi più vicini ai cittadini. Sono questi gli auspici contenuti in un ordine del giorno proposto da Luca Gozzoli (Pd) e approvato nei giorni scorsi dal Consiglio provinciale di Modena con il voto favorevole del Pd, astenuti Pdl, Lega nord, Idv e Udc. Nella stessa seduta, sempre sul tema del riordino delle Province, è stato respinta (a favore Pdl, Udc e Ennio Cottafavi del Pd, astenuti Pd, Lega nord e Idv) una presa di posizione presentata da Dante Mazzi (Pdl) sul tema della denominazione della nuova Provincia che, come propone il documento, dovrà chiamarsi "Provincia di Modena e Reggio Emilia" e non "Provincia di Reggio Emilia e Modena" come prevede la recente proposta del Consiglio della autonomie locali (Cal) della Regione.

«Il tema del nome - ha affermato Gozzoli - non mi appassiona più di tanto, abbiamo ben altri problemi da risolvere, tra i quali costruire un rapporto nuovo per il futuro, come peraltro deciso dal Consiglio nella proposta al Cal sull'accorpamento tra Modena e Reggio Emilia». Richiamando i contenuti del documento del Pd, Gozzoli ha sollecitato quindi una maggiore «valorizzazione delle sinergie e relazioni tra province limitrofe, istituzioni, associazioni economiche e sociali, scuola e cultura per gestire insieme servizi in grado di affrontare le difficili sfide che ci stanno di fronte».

Dante Mazzi ha parlato di «questione del nome non banale» e di «decisione senza una logica linguistica o istituzionale, Modena che è l'unica Provincia ad avere i requisiti per restare da sola diventa seconda nel nome. Non si tratta di campanilismo ma di una questione oggettiva di sostanza». Lorenzo Biagi (Lega nord) ha giudicato un errore non comprendere anche Ferrara «come opportunità di rilancio per la bassa», mentre Cottafavi ha motivato il voto favorevole alla presa di posizione del Pdl parlando di «scelta del nome sbagliata, perché dobbiamo accettare la denominazione di Provincia di Reggio Emilia? Giusto invece accorpare perché nasce una realtà che si farà valere a livello centrale». Sergio Pederzini (Idv) ha affermato che «la vicenda del nome è solo la prima delle confusioni generate dall'accorpamento, giusto sollevare il problema»; Mauro Sighinolfi (Pdl) ha sottolineato che il tema del nome è una questione storica e non campanilistica e «Reggio Emilia non ha i numeri, per superficie e presenza di comuni, per essere la prima nella denominazione». Davide Baruffi (Pd) ha affermato che «l'identità non è in discussione e la valorizzazione del territorio non sarà tra le competenza del nuovo ente. Si sta discutendo un riordino istituzionale per rispondere alle esigenze dei cittadini e la politica locale dovrebbe pretendere dallo Stato centrale anche la riorganizzazione dei suoi uffici periferici». Bruno Rinaldi (Pdl) ha affermato che «a lungo termine il nuovo nome rappresenta un danno e ne faccio una questione campanilistica. Perché no?», mentre Fabio Vicenzi (Udc) ha parlato di «nome senza una logica e non è una questione di difesa della modenesità» chiedendosi infine se non sia possibile trovare un'altra denominazione.

Scheda informativa

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Data comunicato
19/10/2012
Numero
748
Ora
16
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: venerdì 19 ottobre 2012
data di modifica: venerdì 19 ottobre 2012