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Comunicato stampa N° 691 del 29/7/2011

agricoltura, prima analisi dei dati del censimento \ 1

meno aziende ma più grandi, in calo gli allevamenti

Negli ultimi dieci anni le aziende agricole modenesi sono diminuite del 26 per cento e oggi sono poco più di 10 mila; mediamente più grandi rispetto al 2000, ancora in gran parte a gestione individuale ma con una presenza sempre maggiore di società di capitali. Però, in circa la metà dei casi, chi guida le aziende è intorno ai 65 anni. Questa fotografia dell'agricoltura modenese esce da un'analisi dei primi dati del sesto censimento generale curato dall'Istat e coordinato a livello locale dalla Provincia in accordo con la Regione. In ottobre l'analisi sarà completata integrando i dati con l'andamento dell'annata agraria.

Nel decennio è diminuita anche la superficie agricola utilizzata passando da 137 mila ettari a 127.600 (quella agricola totale è diminuita addirittura del 10 per cento), mentre nel calo delle aziende il fenomeno più rilevante è la diminuzione di quelle con allevamenti che oggi sono 2.114, rispetto alle 6.699 del 2000, con la conseguenza che sono calati anche i capi di bestiame allevati.

«Sono dati che confermano tendenze che conoscevamo - commenta Giandomenico Tomei, assessore all'Agricoltura della Provincia di Modena - e che sono al centro delle scelte strategiche che abbiamo individuato con il Programma rurale integrato provinciale (Prip) per sostenere, appunto, la riqualificazione del settore investendo nella formazione professionale, nell'insediamento di giovani imprenditori agricoli, nella diversificazione produttiva, nell'ammodernamento delle imprese. Il Piano è iniziato nel 2007, lo scorso anno siamo intervenuti per ridefinire alcune priorità ed entro il 2013 - ricorda Tomei - saranno 88 i milioni di euro di contributi investiti a sostegno dell'agricoltura modenese».

Nel decennio trascorso hanno chiuso, in particolare, le aziende di piccole dimensioni inferiori all'ettaro che sono dimezzate, mentre sono cresciute le grandi imprese con oltre 30 ettari di superficie agricola in un processo di forte aggregazione che ha contribuito a fare aumentare la superficie media aziendale (da 9,66 a 12,27 ettari), le dimensioni medie degli allevamenti bovini (da 51 a 73 capi allevati per azienda) e delle porcilaie (da 1.015 a 1.950 capi per azienda) pur nel quadro di una diminuzione dei capi complessivamente allevati: i bovini passano da 109 mila a poco meno di 95 mila, i suini da quasi 500 mila a 351 mila.

«E' un'agricoltura che arretra in termini di quantità di terreno e di occupazione - sottolinea Tomei - ma nello stesso tempo chi ha deciso di rimanere sui campi, così come i giovani che sono entrati negli ultimi anni, si è attrezzato per realizzare economie di scala ampliando le maglie poderali, le dimensioni degli allevamenti assumendo sì manodopera ma lavorando lui stesso nell'impresa agricola per ridurre i costi».

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
29/7/2011
Numero
691
Ora
16
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: venerdì 29 luglio 2011
data di modifica: venerdì 29 luglio 2011