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Comunicato stampa N° 344 del 21/4/2010

la spesa sociale integrata in provincia di modena\1

livelli essenziali e futuro, un seminario il 22 aprile

Stimolare una riflessione sui livelli essenziali delle prestazioni sociali per assicurare, in attesa della introduzione del federalismo, trattamenti per quanto possibile omogenei sul territorio che non esasperino le disuguaglianze tra i cittadini. È questo l'obiettivo del seminario "La spesa sociale integrata nei Distretti della Provincia di Modena" che si svolgerà a Modena, giovedì 22 aprile, dalle 9.30 alle 14.00. L'iniziativa, promossa e finanziata dalla Provincia di Modena, ha coinvolto un gruppo di lavoro composto da docenti del Capp, Centro analisi politiche pubbliche dell'università, l'Ausl e la fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi sociali. Partendo dai dati Istat del 2007, rilevati nel corso del 2009, che descrivono la spesa per i servizi sociali dei Comuni, l'analisi si concentra poi su strutture residenziali per anziani e asili nido, i due servizi che hanno il maggiore rilievo sociale, sia per estensione e dimensione della spesa dedicata, sia per l'impatto che hanno sulle fasce più deboli della popolazione, anziani e bambini. Come spiega Mario Galli, vicepresidente della Provincia con delega alla Salute e alla sicurezza, i dati «evidenziano che nella Provincia di Modena si spende di più per i servizi sociali, rispetto sia alla media regionale che a quella nazionale. La spesa pro capite si può quantificare in 376 euro annui, con una spesa media degli utenti a titolo di compartecipazione che si attesta intorno agli 80 euro annui. Se si limita l'attenzione ai due servizi considerati, un posto di asilo nido richiede una spesa sociale integrata di circa 800 euro al mese, mentre per le strutture residenziali per anziani non autosufficienti la spesa sociale integrata giornaliera è pari a circa 115 euro. Per il futuro - prosegue Galli - sarà di grande interesse focalizzare i lavori sugli effetti che la crisi ha avuto e continuerà ad avere sulla spesa sociale, sia dal punto di vista della tipologia degli interventi realizzati che dal punto di vista della quantità di spesa erogata».

La novità della ricerca è che si è ottenuto un dato relativo alla spesa sociale integrata attraverso l'unione ragionata dei flussi informativi dei diversi soggetti coinvolti nel sistema dei servizi. «Un dato che, unito all'attività di monitoraggio e calato adeguatamente nella realtà dei distretti socio-sanitari modenesi - commenta Galli - potrà integrare e semplificare le fonti informative e potrà essere di grande utilità e supporto alla futura programmazione degli interventi delle istituzioni».

«La spesa su cui a livello provinciale si è concentrata la nostra attenzione, la cosiddetta spesa di assistenza sociale degli enti decentrati, - spiega Paolo Bosi, direttore del Centro analisi politiche pubbliche dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - è una componente non molto ampia della spesa di assistenza sociale, che a livello nazionale secondo le fonti ufficiali Istat vale circa un settimo dei 49 miliardi di euro spesi nel 2007 (3,2 per cento del Pil). La spesa assistenziale dedicata a livello locale è valutata in 7,1 miliardi di euro, appena mezzo punto percentuale di Pil. Ed è questa che noi abbiamo considerato come base di partenza, anche se non è un dato esauriente, per descrivere tutti gli interventi che a vario titolo rientrano come spesa sociale. L'aggettivo "integrata" da noi utilizzato si riferisce al fatto che nel rapporto, per la prima volta a nostra conoscenza, si propone una definizione più ampia della spesa per assistenza, includendo anche ulteriori componenti di spesa indirizzata a servizi assistenziali, attualmente gestita dall'Ausl e registrata nei conti pubblici come spesa sanitaria. La nozione proposta rappresenta, in particolare per i servizi destinati a soggetti non autosufficienti, una prima realizzazione del cammino assai travagliato che può portare all'integrazione socio-sanitaria, non solo sotto il profilo della rilevazione della spesa, ma anche sotto quello della sua gestione e monitoraggio, coinvolgendo quindi non solo gli aspetti statistici-informativi, ma anche l'impianto della "governance" della spesa di welfare locale».

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
21/4/2010
Numero
344
Ora
13
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: mercoledì 21 aprile 2010
data di modifica: mercoledì 21 aprile 2010