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Comunicato stampa N° 336 del 25/3/2009

bilancio della conferenza delle elette di modena\1

maglietta rosa ai comuni “antidiscriminatori”

Una maglietta rosa con lo slogan "Più democrazia? Sì grazie" è il riconoscimento simbolico che la Conferenza delle elette assegnerà al Presidente della Provincia e ai sindaci del territorio modenese che hanno promosso la partecipazione delle donne alla politica inserendo negli Statuti una norma antidiscriminatoria. Oltre alla Provincia, sono 20 i Comuni modenesi che hanno modificato il proprio Statuto prevedendo almeno un terzo di presenze per ciascun sesso all'interno delle Giunte, mentre sono nove quelli che hanno approvato l'ordine del giorno che porterà alla modifica dello Statuto (comunicato n. 337).

Fin dall'insediamento, la Conferenza delle elette di Modena, organismo unico in Italia che raggruppa tutte le donne modenesi elette e nominate negli enti locali, in Regione e al Parlamento, insediata per iniziativa del Consiglio provinciale dal 20 gennaio 2006, ha lavorato per promuovere la partecipazione delle modenesi alla politica e di valorizzarne le competenze. L'ordine del giorno per l'inserimento delle norme antidiscriminatorie negli statuti degli enti locali è stato votato nel febbraio del 2007 dall'assemblea plenaria della Conferenze partendo dal dato del forte deficit di presenze femminile nelle istituzioni italiane: le donne sfiorano il 20 per cento degli eletti al Parlamento mentre sono solo il 12 per cento nelle Regioni e il 16 per cento nei Comuni.

«Il nostro obiettivo - spiega Caterina Liotti, presidente della Conferenza - è garantire una migliore rappresentazione della società e quindi un allargamento della democrazia e la maglia rosa che oggi abbiamo consegnato al Presidente della Provincia e che daremo ai sindaci indica il raggiungimento di un traguardo importante. In questo momento di crisi - conclude Liotti - non ci si può permettere di privarsi dei saperi e delle competenze delle donne». Claudia Severi, vice presidente della Conferenza delle elette, sottolinea che «l'inserimento della norma antidiscriminatoria negli statuti è benvenuto ma per scongiurare che le donne di fatto vengano poste nelle retroguardie della politica è necessario che la dirigenza dei partiti si investa della questione. L'obiettivo è mettere in campo il valore aggiunto della sensibilità femminile per creare un cambiamento il più vicino possibile alle esigenze della popolazione».

 

 

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
25/3/2009
Numero
336
Ora
15
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: mercoledì 25 marzo 2009
data di modifica: mercoledì 25 marzo 2009