In occasione delle celebrazioni del centenario della prima guerra mondiale e nell'ambito dell'intervento di coordinamento da tempo svolto dall'Ente in materia di biblioteche e archivi storici, gli Uffici Reti turistico-culturali e Archivio della Provincia, in cooperazione con le Biblioteche e con gli Archivi modenesi, hanno promosso la realizzazione di una ricognizione di fondi bibliografici e archivistici conservati presso archivi e istituti culturali del territorio modenese relativi alle vicende del territorio nel periodo della Grande guerra (1915-1918).
Obiettivo dell'intervento è stato quello di promuovere:
Infatti, come descritto nel suo contributo dall'autrice della ricognizione archivistica Laura Cristina Niero, “anche se la grande guerra per l'Italia ha avuto un fronte limitato ed il territorio modenese risultava lontano dalle zone di combattimento, non per questo la provincia di Modena non fu presto toccata dai suoi effetti; anzi, nel dicembre del 1917 venne dichiarata in “stato di guerra” ed assunse un ruolo di retrovia. Punto centrale di congiunzione ferroviaria delle linee del Veneto attraverso Bologna e Verona, dovette fin da subito sostenere il carico del passaggio di truppe e dell'acquartieramento di corpi dell'esercito provvedendo alle loro necessità, adeguare gli spazi urbani al passaggio ed allo stanziamento di truppe e prigionieri ed all'accoglienza di feriti e profughi.
Nei primi mesi del 1915, infatti, vennero allontanati dalle loro case migliaia di persone che abitavano nelle terre irredenti ed in quelle in cui si svolgevano le operazioni militari: giovani e anziani, donne e bambini dovettero abbandonare le zone di guerra e trasferirsi. Nel territorio modenese arrivarono circa 30.000 profughi.
Ma gli anni fra il 1915 ed il 1918 sono tempo di guerra anche per chi rimane a casa, per gli abitanti dei nostri paesi, stretti fra la mancanza dei propri cari ed il bisogno di sopravvivere”.
Sono tempo di guerra anche per i bambini: anche sul mondo della scuola le conseguenze della guerra furono infatti molto forti, come documentato dalle carte dell'archivio scolastico di Castelvetro, depositato presso l'archivio storico comunale.
Fonte primaria dell'indagine archivistica, quindi, condotta sia attraverso la ricognizione sul territorio sia attraverso la consultazione degli inventari disponibili online, sono stati l'Archivio storico della Provincia e gli archivi storici dei Comuni, che conservano le carte sedimentate nel tempo nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali.
Hanno inoltre fornito un importante supporto con le proprie fonti sulla grande guerra:
La pubblicazione è inoltre arricchita da un'antologia di foto provenienti da fondi diversi, pubblici e privati, conservati in archivi e biblioteche del territorio modenese:
Si tratta di cartoline e fotografie confluite negli archivi a seguito di donazione o deposito da parte di collezionisti, ex combattenti o loro familiari, in particolare:
La pubblicazione verrà realizzata internamente (grafica e stampa a cura del Centro Stampa Unificato Comune-Provincia) grazie al lavoro di archivisti e bibliotecari del territorio, utilizzando il materiale conservato presso gli Istituti culturali che hanno aderito al progetto.
La ricognizione archivistica (a cura dell'archivista dott.ssa Laura Cristina Niero) e l'elaborazione storico-istituzionale sulle fonti (a cura del prof. Andrea Giuntini dell'Università di Modena) sono state finanziate con le entrate derivanti dalle quote di partecipazione delle 102 biblioteche aderenti alla rete bibliotecaria ed al Polo provinciale del Servizio Bibliotecario Nazionale SBN.
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data di creazione: | giovedì 12 novembre 2015 |
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data di modifica: | lunedì 16 novembre 2015 |