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Comunicato stampa N° 1327 del 16/10/2008

“sguardi africani” in san paolo\2 – il progetto

latte di solidarietà grazie anche al fondo modenese

Il progetto del Cefa Njombe milk factory, che nel 2007 ha ottenuto un finanziamento di quasi 34 mila euro con il Fondo unico per la cooperazione internazionale promosso dalla Provincia e dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena, ha permesso di realizzare un vero e proprio caseificio in una città che ha poco più di centomila abitanti e si estende su di un vasto territorio disseminato di piccole case o capanne fatte con muri di fango. Sono oltre 300 i produttori di latte del distretto che utilizzano il caseificio dove è stata realizzata una linea di produzione di yogurt, una camera di stagionatura per i prodotti lattiero caseari e un sistema di raccolta e compattamento delle confezioni di plastica utilizzate dalla latteria per i propri prodotti. E accanto alle attività commerciali sono state sviluppate anche iniziative di educazione alimentare con il programma “Latte nelle scuole”.

Una delle finalità del progetto è quella di cercare di impedire alle popolazioni che vivono nelle campagne di essere attratte dal miraggio rappresentato dalle grandi città. Lo si può fare soltanto aiutandole a creare attività produttive, organizzandone gli scambi, elevando il grado di cultura nei luoghi più isolati, migliorando la qualità dei cibi, fornendo strumenti di conoscenza, senza imporre o prevaricare.

Il latte diventa così elemento primo nella sfida all’insufficienza alimentare, alla malattia, alla povertà. E attraverso il progetto caseario si trasforma nel veicolo di una possibile realtà produttiva da assimilare al territorio, per uno sviluppo autonomo della popolazione residente.

L’attivazione del caseificio sta dando, infatti, un contributo importantissimo al miglioramento della qualità della vita della popolazione di Njombe garantendo alimenti sani ai bambini, un lavoro ai loro genitori, condizioni per un autosviluppo di notevole portata per l’economia locale.

Il latte pastorizzato infatti è vitale non solo per i bambini nati da donne colpite da Aids, ma anche per tutti quelli che non possono essere allattati dal seno materno. Inoltre, è uno strumento fondamentale per migliorare l’alimentazione di tutta la popolazione locale e per combattere un’altra piaga, non meno devastante dell’Aids: quella della diffusione del latte in polvere, che alcune multinazionali continuano a promuovere in Africa, nonostante i divieti dell’Organizzazione mondiale della sanità.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
16/10/2008
Numero
1327
Ora
13
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: giovedì 16 ottobre 2008
data di modifica: giovedì 16 ottobre 2008