Pieno sostegno al sistema delle piccole e medie imprese locali rispetto al quale non sembrano esserci, al momento, situazioni di particolare allarme, e volontà di continuare a sostenere quelle famiglie che stanno affrontando con qualche difficoltà l’impegno assunto con il mutuo per l’acquisto della prima casa. E’ l’orientamento che i principali istituto di credito del territorio hanno espresso al presidente Emilio Sabattini nel corso di un incontro che è svolto questa mattina nella sede della Provincia di Modena, e al quale hanno partecipato gli assessori alle Attività produttive della Provincia, Palma Costi, e del Comune di Modena, Stefano Prampolini.

L’incontro con il mondo del credito è maturato anche su sollecitazione della Cesp, la Conferenza economica e sociale della provincia di Modena, della quale fanno parte, oltre agli enti locali,  i sindacati, le associazioni di categoria e dei consumatori. «A fronte di una situazione di tensione dell’economia abbiamo ritenuto utile avviare un confronto con i rappresentanti delle banche locali – spiega il presidente Sabattini – per capire da un lato se per quanto riguarda i mutui prima casa ci sono segnali di sofferenza, dall’altro se il mondo delle imprese sta affrontando situazioni di difficoltà. La risposta univoca arrivata dalle banche è che, pur nella consapevolezza del momento difficile a livello generale, non c’è a livello locale motivo di allarme. Ci hanno assicurato di non essere in crisi di liquidità – aggiunge il presidente della Provincia – e di continuare a sostenere le imprese del territorio, con le quali hanno un rapporto molto stretto. L’unico settore per il quale hanno riferito di riscontrare qualche difficoltà è quello edile-immobiliare, che in alcuni casi operava con un livello di capitalizzazione troppo basso». Quanto ai mutui prima casa, «gli istituti di credito cittadino – aggiunge Sabattini - ci hanno rassicurato sulla volontà di sostenere quelle famiglie che hanno iniziato a manifestare qualche difficoltà nel pagamento delle rate, mettendole in condizione di poter onorare gli impegni. Negli ultimi mesi, in ogni caso, sono numerose quelle che hanno già provveduto a rinegoziare  le condizioni iniziali, sia per quanto riguarda la durata sia la conversione del tasso, da variabile a fisso. In ogni caso – conclude il presidente della Provincia – abbiamo concordato di monitorare la situazione, valutando nel caso eventuali azioni di sostegno che vedano la partecipazione del sistema degli enti locali».