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Comunicato stampa N° 839 del 26/6/2008

cave \ 3 – liberare secchia e panaro dai frantoi

per riqualificare e valorizzare l’ambiente dei fiumi

Allontanare i frantoi da Secchia e Panaro per  valorizzare e riqualificare le aste fluviali principali. E’ uno degli obiettivi principali del nuovo Piano provinciale delle attività estrattive della Provincia di Modena.

Attraverso la sottoscrizione di accordi con le imprese cavatrici, la Provincia prevede che nei prossimi anni sul Secchia rimarrà un solo un frantoio dei sei attuali, mentre sul Panaro ne rimarranno sei dei 13 attualmente attivi. I frantoi attualmente attivi nel modenese sono in tutto 33.

«La presenza di queste strutture lungo i fiumi – sottolinea Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – è una eredità del passato che intendiamo progressivamente eliminare. I fiumi rappresentano una ricchezza naturale che dobbiamo valorizzare di più. E la presenza dei frantoi non è più compatibile con questa esigenza. L’operazione avviene con l’accordo dei proprietari che hanno dimostrato disponibilità e sensibilità verso questo problema».

I frantoi sul Panaro, soprattutto a Savignano e S.Cesario, saranno trasferiti progressivamente in aree lontano dal fiume negli stessi comuni e a Castelfranco Emilia.

I frantoi sul Secchia, in particolare i tre attivi a Sassuolo, traslocheranno nel polo estrattivo di Marzaglia.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
26/6/2008
Numero
839
Ora
14
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: giovedì 26 giugno 2008
data di modifica: giovedì 26 giugno 2008