«È alla nostra generazione che spetta il compito di agire per contribuire a salvare il pianeta. Ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare qualcosa e quindi: che cosa stiamo aspettando?». Hanno deciso di impegnarsi in prima persona gli studenti degli istituti superiori Fermi di Modena, Belluzzi di Bologna e Della Rovere di Urbania che, giovedì 5 giugno, si sono confrontati con i consiglieri provinciali durante il Consiglio straordinario che si è svolto in occasione della Giornata mondiale per l’ambiente. Ma gli studenti, che hanno presentato i risultati di laboratori e approfondimenti svolti a scuola, hanno anche chiesto alle istituzioni più dialogo sulla tutela ambientale con le scuole e maggiore informazione «perché molte volte le persone conoscono i costi della tutela dell’ambiente ma non i benefici».

Il Consiglio si è svolto alla Rocca di Sestola, dove in mattinata sono state inaugurate le sale ristrutturate che, come ha spiegato Paola Manzini, assessore regionale alla Scuola, «diventeranno un centro didattico ed educativo che si affianca e rafforza il Sentiero dell’atmosfera creato dai ricercatori del Cnr e dell’Aeronautica militare dell’Osservatorio del Cimone. Il centro – ha concluso l’assessore Manzini – punta ad avere rilevanza non solo regionale e nazionale ma a diventare un punto di scambio di esperienze a livello europeo». «Oggi si concretizza un progetto nato diversi anni fa – ha aggiunto Luca Gozzoli, presidente del Consiglio provinciale di Modena – che ha l’obiettivo di fornire occasioni di conoscenza e approfondimento sui cambiamenti ambientali. Come il Sentiero dell’atmosfera che fa capire a tutti quali sono gli effetti del cambiamento climatico».

Il Consiglio straordinario, durante il quale è stato presentato il cartone animato “Ozzy-Ozone” (comunicato n.699) realizzato a cura dell’Unep, il Programma della Nazioni unite per l’ambiente, è stato concluso da Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente, che ha sottolineato come, nell’ambito della tutela dell’ambiente, alcune basi siano già state poste «con i Piani di tutela delle acque, dell’aria e dell’energia e con la difesa del territorio attraverso le aree protette che oggi in provincia coprono l’11 per cento del territorio provinciale».