In arrivo contributi al commercio per un milione e 772 mila euro. Si tratta di finanziamenti, in fase di assegnazione, che riguardano l’anno 2005 (art 10 , enti pubblici e privati, della legge regionale 41) e il 2006 (articolo 10 bis, comunicato n.1018). Ma di cosa si tratta? Andiamo per ordine.

Articolo 10 enti privati 2005: con le nuove risorse assegnate al settore del commercio dalla Regione utilizzando fondi nazionali (legge 266/97), la Provincia di Modena (assessorato Interventi economici) andrà a finanziare altri progetti presentati da consorzi e associazioni tra commercianti, in graduatoria per il 2005. Oltre al completamento del finanziamento per cinque  progetti già finanziati parzialmente, verrà assegnato un contributo ad altri 13 progetti (per cinque sarà parziale), per complessivi 202 mila euro.  

Si tratta di interventi coordinati tra piccole imprese del commercio in forma associata per la riqualificazione dei punti vendita nei centri storici e nelle aree urbane (dalle vetrine agli arredi, alle insegne).

Articolo 10 enti pubblici 2005: si tratta di interventi di riqualificazione urbana realizzati da Comuni modenesi nell’ambito di progetti di valorizzazione commerciale, come interventi sulla viabilità, rifacimento strade e marciapiedi e arredo urbano finalizzati a migliorare la vivibilità e la gradevolezza dei centri urbani come luoghi per lo shopping e il tempo libero.

Con i contributi in corso di assegnazione, verrà completato il finanziamento di due progetti finanziati parzialmente, mentre verranno finanziati, in tutto o in parte, altri 12 progetti, per un totale di 471 mila euro.

«Il rafforzamento e la qualificazione del piccolo commercio - spiega Palma Costi, assessore provinciale agli Interventi  economici della Provincia – è obiettivo della Provincia sia per rispondere alle esigenze molto cambiate dei consumatori, soprattutto donne e giovani, sia per supportare un sistema importante di piccole imprese (sono quasi 10 mila con forte presenza di imprenditoria femminile), ma anche per il ruolo di presidio sociale che i centri commerciali naturali materiali rivestono per i centri storici, per le frazioni e più in generale per tutto il nostro  territorio».