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Comunicato stampa N° 141 del 8/2/2007

autorizzazione ambientale alle fonderie di modena

investimenti per dieci milioni ridurrano l’impatto

Le Fonderie cooperative di Modena hanno ottenuto l’autorizzazione integrata ambientale (Aia) per lo stabilimento di via Zarlati nel quartiere Madonnina. Il documento è stato rilasciato nei giorni dalla Provincia di Modena e sostituisce – come previsto dalle norme comunitarie - tutte le autorizzazioni ambientali per le emissioni in atmosfera, gli scarichi, il rumore e la gestione dei rifiuti.

L’autorizzazione è stata consegnata nel corso di un incontro al quale hanno partecipato Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente, il presidente della cooperativa Gianni Moretti e quello della Legacoop Modena Roberto Vezzelli.

«Oltre ad  aver effettuato i controlli e le verifiche sul rispetto dei limiti di legge – spiega Caldana – con questa autorizzazione apriamo un percorso dinamico che migliorerà ulteriormente le prestazioni ambientali della fonderia. Abbiamo prescritto, infatti, tutta una serie di interventi per ridurre l’impatto di uno stabilimento situato in una zona residenziale dove i cittadini hanno più volte lamentato disagi in termini di rumore ed emissioni».

Come ha sottolineato il presidente Moretti «abbiamo in programma un piano investimenti di oltre dieci milioni di euro in due anni e mezzo tutti dedicati ai miglioramenti ambientali.  Al termine di questo percorso avremo un’azienda più moderna ed efficiente anche in termini di competitività. Negli anni ’60 gli addetti in questo settore erano oltre cinque mila, oggi sono 180 di cui 100 nel nostro stabilimento di Modena che resta un punto di riferimento per l’industria meccanica modenese, in particolare per la produzione di trattori e macchine movimento terra».

In provincia sono oltre 160 gli impianti per i quali è necessario il rilascio dell’Aia: ceramiche, impianti di gestione rifiuti, imprese galvaniche, grandi aziende meccaniche, stabilimenti per la lavorazione di carni e derivati.

L’autorizzazione rappresenta un nuovo approccio metodologico che, derivato da specifiche Direttive dell’Unione europea recepite nel 2005 con il decreto legislativo 59, riguarda gli impianti industriali e di servizio a potenziale maggiore impatto ambientale.

La domanda è unica, così come l’autorizzazione che viene rilasciata dalla Provincia attraverso un procedimento che vede la partecipazione anche dei cittadini singoli o associati che ne abbiano interesse.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
8/2/2007
Numero
141
Ora
13
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Ufficio di riferimento
ufficio: ·› Area Amministrativa
··› Servizio Affari Generali e Polizia Provinciale
···› Ufficio Stampa
Proprietà dell'articolo
autore: Ufficio stampa
data di creazione: giovedì 8 febbraio 2007
data di modifica: giovedì 8 febbraio 2007