News

Comunicati Stampa

Salta il menù di navigazione, vai al contenuto principale (Corpo centrale)
ti trovi in: News | · Comunicati Stampa · 2006 · Ambiente

Comunicato stampa N° 1654 del 11/12/2006

piano tutela acque \ 1 - le proposte della provincia
ridurre i nitrati, adeguare il sistema fognario

Riduzione della concentrazione dei nitrati nelle falde acquifere, miglioramento dei livelli di qualità dei fiumi, garanzia del mantenimento del deflusso minimo vitale. Sono questi gli obiettivi di fondo del Piano di tutela delle acque predisposto dalla Provincia di Modena in vista dell’approvazione della variante al  Piano territoriale di coordinamento provinciale.

La variante acque sarà presentata il 12 dicembre nella seduta di insediamento della Conferenza di pianificazione alla quale partecipano i rappresentanti della Regione, dei Comuni, Arpa e tutti i soggetti istuzionali interessati.

Il 21 dicembre, inoltre, è previsto un incontro con le associazioni di categoria, dei consumatori e ambientaliste che fanno parte del Forum di Agenda 21.

Gli obiettivi del Piano di tutela saranno raggiunti attraverso la  rideterminazione delle aree di protezione, la realizzazione di un programma di intervento sul sistema fognario e sui depuratori – che saranno potenziati per migliorare la qualità degli scarichi in linea con gli indirizzi comunitari - l’individuazione di invasi a basso impatto per garantire un maggiore risparmio di acqua in agricoltura e l’avvio di un Tavolo nitrati che impegnerà diversi soggetti nella realizzazione di un programma di risanamento dell’acque sotterranee dall’inquinamento (vedi comunicato n. 1655).

«Ogni corpo idrico – sottolinea Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – dovrà raggiungere lo stato di qualità di buono entro dieci anni e di sufficiente entro due. Per fare questo occorre aumentare le tutele, ridurre gli sprechi e eliminare gli scarichi inquinanti. Il Piano individua gli strumenti di programmazione e di intervento in  grado di centrare questi risultati».

Tra le misure previste dal Piano spiccano i limiti più severi e l’abbattimento delle concentrazioni di fosforo per gli scarichi delle acque reflue urbane per  un progressivo riuso per l’irrigazione agricola, l’adeguamento del sistema fognario, dei depuratori, il contenimento del carico inquinante causato dagli allevamenti zootecnici e di origine industriale.

Sono individuate anche le zone di salvaguardia delle falde, delle sorgenti di montagna (in tutto ne sono state censite 766), delle aree di riserva e delle captazioni delle acque superificiali.

Previste anche misure per garantire il deflusso minimo vitale delle acque superficiali e per il risparmio della risorsa acqua fino alle campagne di sensibilizzazione dei cittadini contro gli sprechi.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
11/12/2006
Numero
1654
Ora
13
chiusura della tabella
Proprietà dell'articolo
autore: ufficio stampa
data di creazione: lunedì 11 dicembre 2006
data di modifica: lunedì 11 dicembre 2006