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Comunicato stampa N° 1023 del 20/10/2004

il piano di protezione civile per il rischio industriale
ok del consiglio: le aree coinvolte, i ruoli nei soccorsi

Via libera unanime del Consiglio provinciale al piano di protezione civile per le emergenze connesse con il rischio industriale.

Nel modenese, infatti, sono presenti nove stabilimenti che, per il tipo di sostanze utilizzate nelle lavorazioni, devono applicare la normativa nazionale del 1996 con la quale il nostro paese ha recepito la direttiva europea cosiddetta "Seveso 2".

Questa legge, per la prima volta, ha stabilito i criteri per il "controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose".

A questo elenco la Provincia ha aggiunto altre sette aziende a scopo precauzionale. Si va dai depositi di carburante o liquori, alla lavorazione di reagenti chimici o di scarti animali, fino alla cromatura.

L’elenco delle imprese è pubblicato nel sito della Provincia: www.provincia.modena.it (cliccando alla voce "territorio").

"Si tratta di stabilimenti – ha spiegato Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente e protezione civile – tra i più sicuri anche perché per legge devono adottare misure di sicurezza estremamente sofisticate a salvaguardia di dipendenti e cittadini. Con questo piano abbiamo definito il ruolo di tutti i soggetti interessati fornendo un quadro conoscitivo della situazione molto utile anche in fase preventiva".

Con il piano, previsto nell’ambito delle nuove competenze sulla protezione civile, la Provincia di Modena ha svolto un’analisi delle caratteristiche delle aziende - dai materiali lavorati alle modalità di stoccaggio - definendo le competenze, gli impegni e le risorse di tutti i soggetti coinvolti nelle emergenze (dai Comuni, ai volontari, ai Vigili del fuoco), ma non solo: attraverso un’apposita cartografia, il piano individua le caratteristiche delle aree interessate in caso di incidente, indicando gli elementi esposti al rischio intorno all’azienda, le eventuali difficoltà di evacuazione, le modalità di avvertimento alla popolazione, ipotizzando diversi tipologia di incidente.

Su questo tema nei mesi scorsi la Provincia ha approvato la variante al piano territoriale di coordinamento con l’obiettivo di migliorare la programmazione comunale.

Durante la discussione in Consiglio provinciale Dante Mazzi (FI) ha sottolineato che in alcuni casi sarebbe necessario prevedere una delocalizzazione a causa dell’eccessiva urbanizzazione nelle aree intorno a queste aziende.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
20/10/2004
Numero
1023
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: mercoledì 20 ottobre 2004
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005