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Comunicato stampa N° 1178 del 19/11/2004

una nuova legge regionale per il lavoro \ 2 - scheda
ecco gli 8 obiettivi del progetto dell’emilia romagna

Il progetto di legge sul lavoro approvato dalla giunta regionale è articolato su otto obiettivi.

Per un lavoro stabile La Regione intende sostenere l’acquisizione di condizioni lavorative stabili per tutti attraverso diversi strumenti: assegni formativi individuali, costruzione di un bilancio di competenze, incentivi alla trasformazione di rapporti di lavoro a forte rischio di precarizzazione in rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato, sostegno ai processi organizzativi aziendali che stabilizzino quote di lavoratori.
Per la conciliazione tra lavoro e impegni familiari – Sono previsti assegni di servizio volti a favorire l’accesso e la permanenza nel mercato del lavoro di persone a rischio di esclusione per carichi di cura e, inoltre, per facilitarne la progressione di carriera. Si tratta di contributi per poter acquistare servizi come, per esempio, baby sitter e assistenti familiari per genitori anziani. Si sostengono inoltre le imprese nei processi di riorganizzazione aziendale che prevedano flessibilità degli orari, part-time (su richiesta del lavoratore) e telelavoro.
Per il sostegno ai migranti – Per i lavoratori immigrati, anche stagionali, è prevista una specifica offerta formativa, nonché tirocini formativi e di orientamento per l’inserimento al lavoro. Inoltre la Regione promuove intese con enti locali, parti sociali e organizzazioni pubbliche e private dirette a facilitare l’integrazione sociale dei lavoratori stranieri.

Per prevenire e attenuare gli effetti negativi delle crisi aziendali – Nelle crisi occupazionali sono previsti interventi di sostegno progetti diretti alla formazione, all’orientamento, alla riqualificazione e al reinserimento dei lavoratori interessati, anche attraverso misure di accompagnamento individuale. Sono attivati anche processi di trasformazione o riorganizzazione economica e produttiva diretti al mantenimento delle condizioni occupazionali.

Per i diritti dei disabili – Regione e Province promuovono e sostengono l’inserimento e la stabilizzazione nel lavoro dipendente dei disabili e l’avviamento e consolidamento di attività autonome con: incentivi all’assunzione per le imprese, anche attraverso l’istituzione di un fondo regionale per i disabili; convenzioni con i datori di lavoro per realizzare inserimenti lavorativi adeguati, "mirati" e accompagnati nel tempo; finanziamenti per l’abbattimento delle barriere architettoniche sui luoghi di lavoro e per l’introduzione dei tutor nelle aziende; ampliamento delle opportunità di lavoro nelle pubbliche amministrazioni; programmi di inserimento nelle cooperative sociali rivolti a disabili gravi che hanno maggiori difficoltà nell’accesso al mercato del lavoro; riduzioni delle discriminazioni presenti nella norma nazionale che ne prevede l’inserimento attraverso le agenzie di somministrazione; concertazione, confronto e partecipazione a livello regionale e provinciale delle associazioni rappresentative dei disabili e delle loro famiglie; istituzione di una conferenza biennale per verificare lo stato di attuazione degli obiettivi previsti dal pdl.
Per rafforzare e qualificare il sistema dei servizi per il lavoro – Sono riservate alla competenza del pubblico le attività relative alle comunicazioni (come ad esempio quelle relative all’assunzione di un lavoratore) e le certificazioni (come lo stato di disoccupazione, il cui accertamento dà luogo alla concessione di indennità), mentre altri servizi (ad esempio, orientamento, consulenza per il bilancio di competenze) possono anche essere offerti dai soggetti accreditati.

Accesso al lavoro attraverso tirocinio o apprendistato – Il progetto di legge intende regolamentare e qualificare i tirocini e l’ormai unico contratto di formazione-lavoro rimasto nel nostro ordinamento, ovvero l’apprendistato (limitatamente alla sua componente formativa). Le norme riguardano sia l’apprendistato professionalizzante, quello nell’obbligo formativo (per i ragazzi fino a 18 anni), ma anche la sperimentazione di percorsi per la formazione alta di tipo universitario (per il raggiungimento della laurea) o post-universitaria (per i master).
Lavoro sicuro e regolare – Poiché la legge nazionale non riconosce competenza alle Regioni in materia di controlli e vigilanza sulla regolarità e sulle condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro (norma contro cui l’Emilia-Romagna ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale), il progetto di legge intende mettere in campo tutti gli strumenti atti a prevenire gli incidenti sul lavoro e a promuovere la cultura della sicurezza: formazione, educazione, sostegno alla stipula di accordi che prevedano l’apertura di nuovi servizi in cui sono unitariamente svolte le competenze dell’ Inps e dei Centri per l’impiego, o che favoriscano la regolarità e la sicurezza del lavoro negli appalti pubblici.
Il progetto di legge stabilisce, inoltre, che incentivi e agevolazioni alle imprese siano collegate al rispetto delle normative in materia. Tali agevolazioni e incentivi sostengono inoltre la responsabilità sociale delle imprese nei confronti dei lavoratori e la diffusione dei marchi per la certificazione della qualità sociale.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
19/11/2004
Numero
1178
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: venerdì 19 novembre 2004
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005