Oltre 700 studenti, più di 4000 diplomati dal 1969 a oggi, 83 insegnanti, circa 500 iscritti ai corsi per adulti in inglese e informatica. Sono le caratteristiche dell’istituto tecnico professionale Enrico Fermi per il quale la Provincia ha approvato nei gironi scorsi il nuovo regolamento di organizzazione sostituendo quello in vigore dall’istituzione della scuola.

L’istituto Fermi diventa così "scuola paritaria dell’ente locale", come prevede l’attuale normativa, e dal punto di vista amministrativo si connota come autonomo centro di responsabilità consegnando al dirigente scolastico, a tutti gli effetti dirigente della Provincia, una più ampia facoltà di organizzare risorse umane e finanziarie e di perseguire il più ottimale funzionamento dell’istituto. "Il nuovo regolamento – sottolinea Claudio Bergianti, assessore provinciale all’Istruzione – determina quindi con maggiore precisione la connotazione giuridica della scuola, ma soprattutto le garantisce maggiore autonomia".

Il regolamento prevede gli strumenti del Piano dell’offerta formativa, la Carta dei servizi e il regolamento interno, assieme alla presenza di organi collegiali improntati alla più ampia partecipazione, e fissa le modalità e i criteri per la definizione della pianta organica, per l’accesso alla docenza, nonché per la scelta del dirigente scolastico.

Il Fermi rilascia titoli di studio di perito chimico e di perito elettronico e per le telecomunicazioni. Dalla sua istituzione ha diplomato oltre 2000 studenti nell’indirizzo chimico e altrettanti nell’indirizzo elettronico. Molti di loro hanno proseguito e proseguono gli studi all’Università, gli altri trovano immediatamente lavoro nelle aziende modenesi e non solo.

Attualmente gli alunni sono 725, di cui 321 nel biennio e 404 nel triennio (180 nell’indirizzo di chimica, 224 nell’indirizzo di elettronica). La Provincia sostiene spese di gestione per oltre tre milioni e mezzo di euro all’anno. Nel corso del 2003 sono stati fatti investimenti per spese di manutenzione straordinarie per circa 500 mila euro rinnovando completamente, tra l’altro, l’aula magna intitolata in una recente cerimonia a Rubes Triva, già sindaco di Modena e vicepresidente della Provincia.