Promuovere i musei modenesi in modo coordinato per evidenziare la grande varietà delle proposte offerte. E’ questo lo scopo del Sistema museale modenese che riunisce oltre 50 strutture sparse in tutto il territorio provinciale. La convenzione che favorisce la collaborazione tra enti di gestione pubblici e privati è stata rinnovata dal Consiglio provinciale nella seduta di mercoledì 10 novembre.

Hanno votato a favore la maggioranza (Ds, Margherita, Rc e Verdi), contraria FI, astenuti An, Udc e Lega nord.

Oltre la promozione, tra gli obiettivi del sistema mussale spiccano la qualificazione dei servizi, l’accesso ai fondi regionali e nazionali in modo coordinato, una migliore programmazione delle iniziative, ma anche la formazione degli addetti e le offerte didattiche per le scuole.

Nel presentare la convezione Beniamino Grandi, assessore provinciale alla Cultura, ha sottolineato "la grande ricchezza del sistema modenese che affianca a strutture di grandi dimensioni diversi musei tematici spesso unici anche nel panorama nazionale".

Tra le proposte contenute nella convenzione figurano la realizzazione di pubblicazioni, guide monografiche, cataloghi ma anche la promozione in rete tramite il sito www.museimodenesi.it, dove è possibile accedere direttamente ai siti dei singoli musei, conoscere orari di apertura, percorsi e il calendario degli eventi.

Durante il dibattito in Consiglio, Giovanna Bertolini (FI) ha accusato la Provincia di "non avere idee concrete per promuovere i musei, infatti a Modena il turismo culturale non esiste". Caterina Liotti (Ds) ha replicato che "i dati sull’affluenza dei musei dimostrano la vitalità di queste strutture e il Sistema museale è un’occasione di crescita della nostra offerta".

Promosso dalla Provincia di Modena nel 1998 il Sistema museale modenese comprende 53 strutture, dalla Galleria estense di Modena alla Galleria Ferrari di Maranello, dal museo di Paleontologia dell’Università, a quello della Bilancia di Campogalliano; poi ci sono i musei sul Romanico del Duomo di Modena e dell’abbazia di Nonantola, quelli dedicati alla memoria come il museo della Repubblica partigiana di Montefiorino, il museo storico di Montese e quello del Deportato a Carpi. Aderiscono anche diversi musei privati come quelli dedicati alle auto d’epoca di Umberto Panini e Francesco Stanguellini.