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Comunicato stampa N° 881 del 20/09/2004

senza gravi incidenti la prima giornata di caccia
a castelvetro uccidono un capriolo, specie protetta

Alcuni cacciatori hanno sparato a un capriolo con diverse fucilate poi lo hanno abbandonato gravemente ferito. L’episodio è accaduto nelle prime ore del mattino di domenica 19 settembre, giornata di apertura della caccia, in una zona lungo la strada tra Solignano e Castelvetro, dove da alcuni mesi vengono avvistati diversi caprioli che hanno trovato in collina un habitat favorevole.

Si tratta di un episodio particolarmente grave, che viene punito con una pesante sanzione amministrativa, in quanto la caccia al capriolo è consentita solamente nell’ambito dei piani di selezione stabiliti dalla Provincia di Modena con cacciatori autorizzati.

Alcune ore dopo un altro cacciatore ha avvistato l’animale e ha chiamato immediatamente la polizia provinciale che è intervenuta trasportando il capriolo al centro di recupero fauna selvatica di Modena, dove è morto, però, alcune ore dopo per le gravi fratture agli arti inferiori provocate da diverse fucilate; tra l’altro i cacciatori avevano utilizzato munizioni adatte ad animali di piccola taglia, condannando il capriolo ad una lenta agonia.

E’ questo l’unico episodio di rilievo che ha contrassegnato l’apertura della caccia che si è svolta senza altri problemi in tutto il territorio provinciale.

La polizia provinciale ha eseguito oltre 300 controlli su altrettanti cacciatori; le sanzioni amministrative sono state in tutto cinque, di cui una per caccia a meno di 50 metri da una strada.

Nel dettaglio i controlli eseguiti sono stati 51 nella bassa pianura, 114 nella media pianura e collina, 78 nell’alta collina e 60 in montagna.

Le zone più frequentate dai cacciatori sono state quelle tra Guiglia e Zocca, e nella bassa pianura, mentre più scarsa è risultata affluenza nell’alto Appennino.

Gli agenti del Corpo di Polizia provinciale della Provincia, gli ex Vigili provinciali, corpo istituito nel 2003, sono in tutto 19 e hanno il compito di tenere sotto controllo qualcosa come 250 mila ettari di territorio.

Al loro lavoro si aggiunge, soprattutto in montagna, quello del Corpo Forestale dello Stato: collaborano anche una quarantina di vigili ausiliari volontari provinciali nonché alcuni nuclei di Gev.

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Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
20/9/2004
Numero
881
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 20 settembre 2004
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005