Un milione di euro di maggiori entrate correnti, destinate per la metà a investimenti soprattutto in ambito scolastico, così come sono vincolati a investimenti i 420 mila euro di riduzione dei costi per incarichi e rappresentanza, frutto del cosiddetto decreto taglia spese, che non saranno utilizzati per la parte corrente e assegnati in sede di avanzo. Sono alcuni degli elementi principali della variazione di bilancio approvata mercoledì 13 ottobre dal Consiglio provinciale, con il voto della maggioranza di centro sinistra e il voto contrario di tutte le opposizioni, che prevede, inoltre, alcune operazione sui mutui per investimenti, un milione di euro in più di entrate correnti e un milione e mezzo in più di entrate in conto capitale vincolate, con oltre un milione destinato all’acquisto di reti antigrandine per l’agricoltura.

La ridefinizione da parte della Regione del calendario dei trasferimenti dei fondi europei dell’Obiettivo 2, inoltre, determina, ma solo dal punto di vista contabile, un segno negativo nel risultato complessivo della variazione (meno 466 mila euro) che permette, invece, di realizzare complessivamente un milione e mezzo di euro di spese correnti in più (la più significativa è un finanziamento di 393 mila euro per la riqualificazione dell’assistenza di base) e diversi interventi negli investimenti: dal contributo di un milione e 200 mila euro per l’ampliamento dell’istituto Paradisi di Vignola all’acquisto di un pulmino per lo Spallanzani di Monteombraro, fino a opere di manutenzione straordinaria in diverse scuole superiori a Modena, Carpi e Mirandola, ma anche interventi per la manutenzione delle strade e per la realizzazione del nuovo asse Casinalbo-Fiorano a Formigine.

"Il decreto tagliaspese del governo – afferma l’assessore al Bilancio Stefano Vaccari – ci costringe a sottrarre oltre 400 mila euro dall’attività dell’ente riducendo la capacità di spesa. Abbiamo deciso, però, di vincolare queste risorse a investimenti che individueremo in sede di consuntivo".

Nel dibattito, le opposizione hanno criticato alcune destinazioni di fondi previste dalla variazione e il livello eccessivo della tassazione, mentre hanno evidenziato – come ha sottolineato il consigliere di Forza Italia Dante Mazzi – che "l’applicazione del decreto tagliaspese mette in evidenza l’eccessivo ricorso a incarichi esterni e un livello molto alto delle spese di rappresentanza".