Oltre 16 mila imprese, quasi 53 mila addetti, con un aumento di circa il 20 per cento rispetto al decennio precedente, una buona diversificazione dell’offerta, soprattutto nel settore alimentare e un peso contenuto, rispetto alla media regionale, delle grandi strutture nell’extra alimentare. Sono alcuni degli elementi principali della fotografia del "Commercio in provincia di Modena" realizzata con la ricerca che viene presentata nel corso del convegno in programma giovedì 28 ottobre, alle 14,15, nella sala conferenze di Promo, in viale Virgilio 55 a Modena (comunicato n. 1061).

La superficie espositiva complessiva, con i dati disponibili all’inizio del 2003, sfiora il milione di metri quadri: 991 mila contro i 947 mila del 1998. Dal confronto tra i dati dei censimenti, invece, emerge che tra il 1991 e il 2001 la crescita degli addetti è stata del 19,5 per cento (con 8.620 persone in più nel ramo commercio, che comprende ingrosso, dettaglio e riparazioni) con un rilevante irrobustimento della dimensione media delle imprese che sono passate da 2,67 a 3,22 addetti per unità locale.

"Dopo le profonde trasformazioni degli anni Novanta – spiegano i curatori della ricerca – con la liberalizzazione innescata dalla legge Bersani, si rileva negli ultimi anni una buona tenuta della rete anche per i piccoli esercizi, nonostante la crisi dei consumi dell’ultimo periodo". Il numero di negozi alimentari fino a 150 metri quadri di superficie, infatti, nel periodo tra il 1998 e l’inizio del 2003 presenta una riduzione molto contenuta (-1 per cento, mentre la superficie complessiva cresce di oltre 3 mila metri quadri. I piccoli e medi esercizi non alimentari fino a 800 metri quadri, invece, hanno ripreso a crescere, con un incremento annuo dell’1,7 per cento e oltre 25 mila metri quadri in più di superficie.

Dei 991 mila metri quadri complessivi, quasi la metà (458 mila) è rappresentata da esercizi di piccole dimensioni.

E’ considerata buona anche la diversificazione dell’offerta commerciale, in particolare per l’alimentare e misto dove nove esercizi su dieci sono piccoli negozi, fino a 150 metri quadri, in linea con la media regionale (91,5 per cento), mentre la superficie di vendita delle piccole strutture costituisce il 38,2 per cento del totale della superficie per l’alimentare (41,5 per cento in regione), ambito nel quale le grandi strutture "pesano" per il 17,6 per cento per cento (12,3 in regione).

"Incrociando il dato sull’offerta con quello sulle abitudini di acquisto dei consumatori rilevate su di un campione di 1400 persone – commenta l’assessore provinciale agli Interventi economici Morena Diazzi – ne ricaviamo un giudizio positivo sull’assetto della rete con otto consumatori su dieci che si dichiarano abbastanza o molto soddisfatti, pur esprimendo consapevolezza e preoccupazioni per le difficoltà che attraversa il piccolo commercio diffuso, il cui ruolo è considerato particolarmente importante".

Sull’extra-alimentare, invece, le grandi strutture oltre i 2500 metri quadri risultano contenute rispetto al totale degli esercizi, in modo più marcato rispetto alle altre province: 4,3 per cento, contro una media regionale del 6,3 e una realtà bolognese, per esempio, che è il triplo di quella modenese. Le medio-grandi strutture rappresentano il 18,5 per cento, contro una media regionale del 14,9.

Anche il settore degli ambulanti risulta meno sviluppato nel modenese rispetto alla media regionale con un dato rispetto alla presenza di mercati di 155 cittadini per cosiddetto posteggio: a livello regionale sono 131.