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Comunicato stampa N° 169 del 21/02/2003

carenza infermieri, un aiuto per gli stranieri \ 1
con ester accompagnamento sociale per farli restare

Non basta arruolare infermiere all’estero per risolvere il problema della carenza di queste figure professionali. Bisogna anche creare le condizioni perché il rapporto di lavoro possa consolidarsi e continuare nel tempo. E in questo ha un ruolo decisivo l’integrazione sociale di persone che arrivano da paesi dell’Est o dal Sud America che hanno bisogno di un aiuto per accedere alla rete dei servizi, sbrigare pratiche amministrative e risolvere problemi legati alla casa o alla famiglia.

E’ da queste considerazioni, e dall’esperienza sviluppata in questi anni, che nasce Ester, il nuovo servizio di segretariato sociale attivato da Provincia di Modena e Azienda Usl per garantire informazioni e consulenza alle persone straniere, in particolare le donne, impegnate nelle strutture sanitarie modenesi. "E’ una vera e propria azione di accompagnamento per favorire l’integrazione e la permanenza di queste professionalità nel nostro territorio" spiega Giorgio Razzoli, assessore al Lavoro e alle politiche sociali, ricordando che proprio l’integrazione tra le politiche del lavoro e le politiche sociali ("da sviluppare maggiormente nel futuro") ha permesso di utilizzare le risorse del Fondo sociale europeo (48 mila euro) per attivare il nuovo servizio.

Tra dicembre e febbraio hanno preso servizio nella nostra provincia 23 infermiere di nazionalità polacca (in realtà 22 donne e un uomo). Nelle prossime settimane saranno inserite altre 28 polacche e due peruviane.

Il servizio Ester, affidato dall’assessorato provinciale al Lavoro e alle politiche sociali alla cooperativa Mediazione Linguistica Culturale Integra (comunicato n. 170), si affianca all’Help center dell’Azienda Usl che si occupa già da tempo del reperimento di infermieri all’estero e della gestione delle pratiche per il riconoscimento dei loro titoli di studio. Su richiesta della Regione, inoltre, l’attività dell’Help center, che ha ridefinito l’assetto organizzativo, oggi si svolge a livello regionale (comunicato n. 171)

Le due iniziative sono realizzate nell’ambito del Patto per fronteggiare la carenza di figure professionali infermieristiche e socio-sanitarie sottoscritto nel luglio del 2001 da enti locali, aziende sanitarie, sindacati, Collegio degli infermieri, Università, associazioni imprenditoriali, Ispettorato del lavoro. Il Patto prevede, tra le altre iniziative, anche borse di studio per studenti universitari residenti a Modena e attività di formazione per gli operatori socio sanitari.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
21/2/2003
Numero
169
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: venerdì 21 febbraio 2003
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005