Doveva essere un summit sul rischio incendi boschivi, quello che si è svolto giovedì 7 agosto nella sede della Provincia di Modena, ma si è parlato soprattutto dell’emergenza afa.

I rappresentati di diversi enti, tra cui Prefettura di Modena, Vigili del fuoco, Corpo forestale e 118 Modena soccorso, convocati da Ferruccio Giovanelli, assessore provinciale all’Ambiente, hanno discusso i contenuti di un documento sull’emergenza caldo che il Dipartimento di protezione civile del Consiglio dei ministri ha inviato in questi giorni alle Prefetture di tutta Italia.

La lettera, firmata dal responsabile del dipartimento Guido Bertolaso, contiene gli "indirizzi operativi per fronteggiare le conseguenze dell’aumento delle temperature previsto nei prossimi giorni".

Un’attenzione particolare, raccomanda il Governo, dovrà essere mantenuta sui presidi sanitari in vista di una maggiore richiesta di interventi di pronto soccorso dovuti al gran caldo. Sono a rischio diverse categorie di persone: anziani, bambini, non autosufficienti, diabetici, persone con disturbi respiratori e persone disabili.

E’ necessario, inoltre, attivare le associazioni del volontariato di protezione civile che devono essere preallertati per interventi di emergenza.

Nel corso dell’incontro, inoltre, si è parlato del rischio incendi boschivi.

"Abbiamo presentato un piano di emergenza – afferma Giovanelli - per coordinare al meglio i diversi enti interessati in caso di incendio. Tutto l’Appennino è a rischio per questo è già scattato il periodo di grave pericolosità e secondo le previsioni la situazione è destinata a peggiorare nei prossimi giorni".

Secondo le previsioni della protezione civile regionale, infatti, fino a sabato 9 agosto, a causa di un persistente campo di alta pressione sul Mediterraneo, si prevedono in pianura temperature massime comprese tra i 38 e 41 gradi e minime tra i 22 e i 27 gradi. L’umidità relativa varia dal 25 per cento delle ore diurne per raggiungere il 100 per cento nella notte.

La protezione civile raccomanda, quindi, di evitare l’esposizione nelle ore più calde (dalle 12 alle 17).

Un ulteriore fronte di emergenza, inoltre, è rappresentato dal rischio di formarsi di lunghe code in autostrada nel fine settimana. Massima allerta quindi per eventuali interventi a favore degli automobilisti bloccati.