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Comunicato stampa N° 917 del 25/08/2003

provincia verso il )bilancio sociale partecipato)
quali sono le scelte che promuovono pari opportunità

Verificare in che modo e in quale misura l’insieme delle politiche attuate dall’ente pubblico contribuisce alla promozione della parità tra uomini e donne e al miglioramento della condizione femminile. Lo strumento per ottenere questo risultato è il )bilancio sociale partecipato) per definire il quale la Provincia di Modena, prima in Italia, )ha avviato un percorso che, oltre all’ente locale, sta coinvolgendo più di 60 soggetti fra commissioni, comitati e associazioni che fanno parte delle rete delle donne attiva sul territorio) annuncia l’assessore alle Pari opportunità Morena Diazzi.

Il )bilancio sociale partecipato) è uno strumento per )rendere più trasversali, trasparenti ed efficaci rispetto al genere – aggiunge l’assessore Diazzi - le politiche che l’amministrazione provinciale quotidianamente promuove, tenendo presente che i comportamenti e i bisogni dei cittadini sono complessi e diversi per uomini e donne. Insomma, bisogna tenere conto non solo alle iniziative direttamente rivolte alle donne, ma anche all’insieme delle azioni assunte dalla pubblica amministrazione).

Alla definizione del nuovo strumento, che si svolge in parallelo all’elaborazione del bilancio economico e finanziario dell’ente, collabora la facoltà di Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia. L’iniziativa, promossa in accordo con la Regione e con il supporto tecnico dell’Isfol, fa parte anche di un protocollo d’intesa siglato con le Province di Genova e Siena per condividere le comuni esperienze nel settore.

A livello internazionale il )gender budgeting) o )bilancio di genere), nato in Australia negli anni Ottanta, si è diffuso con modalità diverse in Canada, in Sud Africa, in Gran Bretagna e in Spagna.

Nel valutare come l’offerta di servizi pubblici sia adeguata ai bisogni di donne e uomini è necessario partire da un’analisi accurata della popolazione e dalla domanda potenziale, ma è necessario valutare anche quanto il sistema di tassazione sia neutro rispetto al genere, quanto la spesa sia indirizzata ad azioni volte a superare le disparità esistenti fra donne e uomini, quanto la composizione della spesa e le scelte che essa esprime siano in linea con le priorità espresse dai cittadini nei diversi settori del welfare, dell’istruzione, della formazione, del lavoro, dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dell’ ambiente.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
25/8/2003
Numero
917
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 25 agosto 2003
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005