I pozzi per l’acqua potabile a sud di Modena sono a rischio nitrati. Situati nell’area tra Cognento e Formigine, i pozzi alimentano la rete acquedottistica Meta e Aimag e, secondo i dati dell’Arpa relativi al 2002, stanno registrando in questi ultimi anni livelli di nitrati in aumento e, in alcuni casi, superiori al limite di qualità (50 milligrammi per litro). La causa principale è l’accumulo di sostanze azotate provocate dall’agricoltura e dalla zootecnia.

Per gli altri pozzi della rete di monitoraggio dell’Arpa sparsi sul territorio i livelli dei nitrati risultano inferiori ai limiti di legge.

)Anche se dalla maggior parte dei pozzi otteniamo acqua di buona qualità - spiega Ferruccio Giovanelli, assessore provinciale all’Ambiente - questi segnali di peggioramento preoccupano. Occorre invertire questa tendenza).

Per questo la Provincia ha elaborato un programma che punta innanzitutto su regole più severe per gli impianti zootecnici, la diminuzione degli sprechi attraverso interventi strutturali su acquedotti, depuratori e reti fognarie e su campagne di informazione tra i cittadini per un uso corretto dell’acqua. E’ previsto un investimento, in tre anni, di oltre otto milioni di euro.

Per quanto riguarda le acque di fiumi e torrenti, dai dati dell’Arpa emerge come la qualità del Secchia e Panaro sia buona in montagna e in collina ma nei tratti di pianura la situazione peggiora. Sono particolarmente scadenti alcuni affluenti del Secchia (Tresinaro e Fossa), anche se loro scarsa portata non influenza più di tanto la qualità del fiume. Il canale Naviglio, nonostante il depuratore, è classificato di pessima qualità.