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Comunicato stampa N° 1148 del 13/10/2003

il lupo-day, un omaggio al suo ritorno sull’appennino / 2
è specie protetta dal 1977, cresce la presenza in italia

Il lupo ("Canis lupus italicus") è un predatore dalla vita sociale complessa. Vive, infatti, in branchi familiari (detti clan) dominati da una femmina riproduttiva. Gli altri adulti del branco, femmine comprese, collaborano all’allevamento e alla caccia ma non si riproducono. In Italia i clan sono costituiti mediamente da poco più di due o tre adulti, ma al riguardo le informazioni non sono ancora esaurienti. Fino agli anni ‘70 la specie è stata di fatto pesantemente perseguitata, poi dal 1977 gode di protezione.

Il lupo nel modenese. L’assessorato alle Politiche faunistiche della Provincia di Modena ha ripreso una attività di monitoraggio e raccolta di informazioni sulla presenza del lupo sull’Appennino modenese: questa attività è svolta in collaborazione con l’Infs e col Parco del Frignano. Tra gli obiettivi quelli di assumere nuove informazioni sull’importanza di questa specie nell’economia faunistica locale. In questa attività il coordinamento coinvolge anche la Provincia di Bologna ed i Parchi di crinale bolognese e reggiano.

Caratteristiche. Il lupo si riconosce dalla testa larga, ingrandita da un folto e lungo pelo dietro le guance, mentre il collo è tozzo e corto, le orecchie sono dritte. Il colore varia, dall'estate all'inverno da un marrone grigiastro a un grigio più chiaro e pallido. Il suo peso può arrivare a circa 40 –50 chilogrammi. Abita prevalentemente nelle foreste ma si adatta anche alle aree antropizzate: segni della sua presenza sono le orme, simili a quelle di un grosso cane, ma disposte su un'unica fila. Il lupo è un animale difficile da avvistare: di abitudini prevalentemente notturne o crepuscolari, durante il giorno si rifugia nei luoghi più riparati del suo territorio.

Comportamento. Animale che generalmente vive in gruppo, il lupo ha sviluppato una complessa socialità che mantiene attraverso una articolata comunicazione fatta di odori, segni, suoni ed atteggiamenti che hanno lo scopo di rinsaldare la coesione del gruppo e proteggere il rigido assetto gerarchico che lo governa. I componenti del gruppo in genere riconoscono la supremazia di una femmina riproduttiva e collaborano strettamente nella caccia e nell’allevamento dei cuccioli. Dopo la nascita, i piccoli rimangono con i genitori almeno un anno, almeno se il territorio e l’abbondanza di prede lo permettono.

La durata della vita è di 10-17 anni. Si nutre di grandi erbivori come cervi e caprioli, ma anche prede più piccole come lepri, uccelli e roditori, oltre a carogne, frutta e ortaggi.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
13/10/2003
Numero
1148
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 13 ottobre 2003
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005