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Comunicato stampa N° 1081 del 01/10/2003

in ottobre il piano di risanamento ripetitori radio e tv
saranno lontano da scuole, ospedali e centri abitati

I ripetitori radio e tv dovranno rimanere sempre ad una distanza superiore ai 200 metri da strutture sanitarie, assistenziali e scuole e a oltre 300 metri dalle "zone urbanizzate a prevalente funzione residenziale". Lo ha deciso il Consiglio provinciale approvando un accordo tra Provincia e Regione Emilia Romagna dove sono stabiliti i criteri generali per la definizione del piano di localizzazione dell’emittenza radio e televisiva che sarà approvato entro il mese di ottobre. Hanno votato a favore la maggioranza (Ds, Margherita), contrario il centro destra.

Il piano individua le aree in cui sarà possibile installare gli impianti e dove trasferire quelli che superano i limiti di emissione previsti dalla legge.

"L’obiettivo – ha affermato Maurizio Maletti, assessore alla Programmazione della Provincia di Modena – è quello di garantire la salute dei cittadini senza compromettere la funzionalità dei servizi radio e tv che sono di pubblica utilità. In questi anni abbiamo assistito ad proliferazione selvaggia di ripetitori in tutto il paese, anche nell’Appennino modenese. Ora la legge permette agli enti locali di adottare gli strumenti più idonei a tutela della salute dei cittadini. Il limite dei 200 metri non è previsto dalla legge ma serve a proteggere tutti i ricettori sensibili".

Nel corso del dibattito in Consiglio Cesare Falzoni (An) ha parlato di "percorso poco trasparente", mentre Tomaso Tagliani (Udc) di "ambiente deturpato e scarsa considerazione verso i cittadini della montagna".

Secondo l’accordo, oltre che su scuole e ospedali, gli impianti non possono essere installati su edifici residenziali, vincolati e di interesse storico.

Ai 20 impianti che dovranno essere trasferiti, come già indicato dalla Conferenza di pianificazione che ha il compito di predisporre il piano, l’accordo aggiunge i ripetitori presenti a Maserno di Montese.

Per i siti maggiormente a rischio presenti a Montecreto, Riolunato e Serramazzoni, la Provincia si impegna ad individuare le nuove aree in accordo con i Comuni, l’Ispettorato del ministero delle Comunicazioni e possibilmente con i gestori "per assicurare – si legge nel documento – interventi in tempi rapidi minimizzando resistenze e dilazioni".

Sono 83 i siti modenesi dove sono presenti impianti per la trasmissione radio e tv. Di questi 24 sono in pianura (di cui 21 in area urbana), 12 nella prima fascia collinare e 47 in alta collina e montagna. In questi siti funzionano 128 frequenze televisive, 113 radio e 117 collegamenti con ponti radio. Gli impianti vengono utilizzati praticamente da tutte le emittenti tv nazionali, dai network radiofonici e dalle emittenti locali.

 

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
1/10/2003
Numero
1081
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: mercoledì 1 ottobre 2003
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005