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Comunicato stampa N° 1111 del 06/10/2003

"intraprendere a modena" \ 3 - identikit dei partecipanti
gran parte dei progetti sono a servizio delle imprese

Dal pullman attrezzato per i portatori di handicap alla pista per automobiline radiocomandate, dalla microfonderia in titanio al robot dalle forme umane, dal museo delle rose antiche al software per l’archiviazione elettronica. C’é di tutto tra i 113 progetti presentati alla seconda edizione del concorso "Intraprendere a Modena".

I partecipanti sono per il 57 per cento uomini e per il 43 per cento donne e appartengono soprattutto alla fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni. L’84 per cento ha un diploma di scuola superiore. Di questi il 45 per cento è anche laureato. Prevalgono – una su tre – le lauree in ingegneria. Solo il 6 per cento è laureato in economia e commercio. Oltre la metà dei partecipanti (59) sono aspiranti imprenditori, 48 concorrono nella sezione neoimprese (costituite dopo il primo gennaio 2000), solo sei sono in gara per il premio speciale giovani imprese (costituite tra il primo gennaio 1997 e la fine del 1999). Una ventina i concorrenti per il premio speciale montagna.

Tre partecipanti su quattro dichiarano di preferire l’attività in proprio per passione personale o per esperienza professionale. E questo vale sia per l’appassionata di decoupage che intende aprire un’attività commerciale sia per il tecnico di oleodinamica che ha progettato un motore a pompa basato su un nuovo sistema a sfere.

"E’ una conferma della vocazione imprenditoriale che da decenni contraddistingue la nostra provincia – spiegano i promotori – dove soggetti di diversa estrazione e formazione maturano (e realizzano) progetti imprenditoriali ad alta valenza commerciale ma dove solo una piccola minoranza è interessata al settore manifatturiero".

Gran parte delle imprese partecipanti al concorso si occupa principalmente di servizi alle imprese. In questa categoria rientrano diverse aziende della new economy come software house e consulenti d’innovazione. Si conferma così la tendenza – già messa in rilievo da un recente studio della Provincia – di una progressiva terziarizzazione dell'economia fortemente intrecciata alla realtà industriale locale del nostro territorio. Al secondo posto si collocano le aziende che offrono servizi rivolti alle persone. La forma societra preferita è quella della società a responsabilità limitata, seguita dalla ditta individuale.

I progetti già avviati sono 62. Riguardano in gran parte prodotti o servizi innovativi. Nel 26 per cento dei casi si tratta di soluzioni organizzative e di mercato. Le tecnologie innovative non superano l’8 per cento dei casi.

La maggior parte delle partnership (il 39 per cento) sono stipulate con altre imprese. Solo un 19 per cento con enti pubblici. Un progetto su due richiede come principale investimento l’acquisizione di attrezzature. Al secondo posto si collocano le spese per l’acquisto o la ristrutturazione del locale.

Un partecipante su tre dichiara di preferire la pubblicità diretta, contattando personalmente i potenziali clienti. Al secondo posto tra gli strumenti pubblicitari preferiti, si collocano le fiere. Il 12 per cento preferisce le inserzioni sulla stampa e solo l’8 per cento sceglie Internet e il sito web.

Scheda informativa

Scheda informativa
Data comunicato
6/10/2003
Numero
1111
Ora
12
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Proprietà dell'articolo
data di creazione: lunedì 6 ottobre 2003
data di modifica: giovedì 25 agosto 2005